In questo porto ove ho gettato l'àncora,
mi godo il mare e gli ultimi tramonti
dal mio balcone, come dalla prua
della nave ammiraglia,
alla quale ho donato
la mia vita e il mio cuore.

Assolverò a quest'ultimo comando,
così come ho servito il mio Paese:
con timore di Dio,
onore e ardimento.

E quando Tu verrai, Sorella Morte,
metterò l'uniforme di parata.
Poi, da vecchio ufficiale gentiluomo,
farò un profondo inchino,
ti bacerò la mano.

lunedì 18 gennaio 2010

GENTE DI MARE

Mari da navigare, cieli e terre lontane:
svegliarsi, addormentarsi sopra l'acqua salata,
L'onda della partenza e l'onda del ritorno.
un solo amore, il mare, e donne In ogni porto:
Pirata in terraferma e Gentiluomo a bordo,
la Patria in un accordo di chiitarra,
la Marina nel cuore.
E un giorno naufragare
 in un bicchiere di lacrime,
andare alla deriva dei rimpianti,
aggrappato al pennone dei ricordi,
specialmente di notte,
quando la vecchia spada di ordinanza,
esiliata nel fodero, ti chiama
e inneggia alla madre
di tutte le battaglie
nelle tenebre Amare.

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